Ouya: la console Android che sfida gli scettici.

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  1. •Roronoa Zørø•
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    A tenere banco in un’estate poco gravida di novità in materia di hardware ludico (eddai Microsoft, eddai Sony…) c’ha pensato una nuova start-up con un progetto assai bizzarro: una console grande come un cubo di Rubik, venduta a 99$, basata su un modello di distribuzione gratuita del software. Ovviamente finanziata tramite Kickstarter. Siete pronti per Ouya?

    OH YEAH!
    Tra i membri del team di sviluppo della nuova piattaforma c’è il designer Yves Behar, responsabile del famoso One Laptop per Child, il portatile super economico per i bambini dei paesi del terzo mondo e insieme a lui, tra i vari guru dell’Hi-Tech, figura anche Ed Fries, ex vice presidente della divisione gaming di Microsoft (Xbox, of course…). Fondamentalmente Ouya è una piattaforma aperta, basata su Android. Le specifiche tecniche gravitano attorno al processore quad core Tegra3 di Nvidia, 1GB di RAM e 8GB di memoria flash interna; il sistema è dotato inoltre di connessione Bluetooth e di prese USB; il controller, infine, prevede una superficie tattile, in modo da emulare le interfacce dei dispositivi touch a cui siamo ormai abituati. È vero, si tratta di caratteristiche che non garantiscono performance da next generation, ma che di sicuro sono in grado di attirare l’attenzione dei team indipendenti. Infatti, il motto del team Ouya è: “ogni sviluppatore potrà pubblicare i propri giochi e tutti i giochi saranno almeno in parte gratis”, a cui fa da corollario: “l’hardware è stato creato per essere hackerato; ogni acquirente riceverà un kit di sviluppo contestualmente alla consegna della console”. Nessuna limitazione e nessuna fee di vendita o di licenza. Wow.

    GAMES PEOPLE PLAY
    Sulla scia dell’entusiasmo, il progetto, lanciato sul sito di crowdfunding Kickstarter, ha superato di gran lunga i parametri richiesti, 950 mila dollari, raccogliendone oltre 5 da più di 42 mila donatori in poco più della metà del tempo. Ad esprimere consenso e supporto si sono schierati in tanti, a cominciare da Jordan Mechner (Prince of Persia), Adam Saltsman (Canabalt), Jenova Chen (Journey) e Brian Fargo (The Bard’s Tale). Ovviamente non sono mancate le critiche e anche la stampa specializzata si sta muovendo con un certo scetticismo. Uno dei temi centrali riguarda la pirateria, ma Julie Hurman, CEO di Ouya, ribatte confermando che i contenuti a pagamento saranno validati tramite l’accesso ai server proprietari e che la console, da questo punto di vista, è sicura come qualsiasi altra piattaforma Android. Craig Rothwell, fondatore di Pandora, ha constatato che per quanto si riesca a trattare con i cinesi, non è attualmente possibile fabbricare una console con controller a meno di 99$, garantendosi la sopravvivenza commerciale - senza contare le royalties che spettano a Kickstarter.

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    D’altro canto, il prezzo è il fattore più importante per consentire ad Ouya di uscire dalla nicchia del gadget per pochi nerd e puntare al mercato di massa (dando per scontato il supporto di game designer di chiara fama e la nascita di nuovi franchise di successo…).

    METTI UN TEGRA NEL MOTORE
    In questo scenario, chi esce vincente di sicuro è Nvidia, che con il nuovo processore mobile Tegra 3, lo stesso che anima i tablet Surface di Microsoft e Nexus 7 di Google, si prepara a conquistare una buona fetta di mercato dell’intrattenimento digitale. Rispetto ai processori A5 e A5x dei prodotti iPad, il nuovo chip di Nvidia riesce ad offrire prestazioni “equiparabili” ad un costo decisamente contenuto. Questo cosa vuol dire? Che, con buona probabilità, ci stiamo preparando ad una nuova stagione videoludica, una stagione in cui il minimo comun denominatore per lo sviluppo di giochi potrebbe proprio essere rappresentato da questa gamma di processori, capaci di dare vita a produzioni di un certo spessore su una miriade di piattaforme portatili, grazie a tool accessibili come Unity 3D.

    Anche se l’uscita di Ouya è prevista per il primo semestre del 2013, è comunque ancora presto per capire se si tratterà di una vera rivoluzione o dell’ennesimo vaporware. Tra i fattori da tenere in considerazione ci sono ovviamente le nuove console di Microsoft e Sony, il cui annuncio è comunque questione di mesi, settimane, forse. Uno dei più “apprezzati” analisti di settore, il mitico Michael Patcher, ha proclamato che anche il nuovo Xbox sarà una console da 99$. Se dovesse dimostrarsi vero anche solo in parte (50$ di differenza), diventerebbe difficile anche per la start-up più dinamica riuscire a competere con la completezza di offerta di un sistema che comprende anche la piattaforma Xbox Live.

    Comunque vada, più scelta per i giocatori significa più possibilità di divertimento. E in questo caso vinciamo tutti!
     
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0 replies since 30/7/2012, 16:56   97 views
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